Cosa mi ha lasciato la pandemia?
Due cose, una di cui andare orgoglioso e l'altra di cui vergognarmi.
Sono orgoglioso di aver capito sin dal primo istante - e di averlo capito quando ad essere dalla mia parte era proprio quella sinistra che poi si sarebbe rapidamente convertita alla narrazione - che era tutta una montatura, un grande inganno.
Quella di cui vergognarmi è la convinzione che quell'orrendo periodo potesse far nascere un dissenso davvero risvegliato, informato, pronto a tutto. E' bastato allentare le briglie e abbiamo ricominciato a dividerci sulle scemenze: sugli orsi, su guerre che non ci riguardano, sulla politichina italiana, sulle pesche della Esselunga, sui deliri LGBTQ+CODICIFISCALI.
Questi due anni hanno dimostrato, in pieno, tutti i miei pregi e i miei limiti di osservatore: ossia, la mia capacità di vedere lontano ma la mia incapacità di vedere le cose vicine. Una sorta di presbiopia che, data l'incipiente età, sarebbe anche normale.
Due cose, una di cui andare orgoglioso e l'altra di cui vergognarmi.
Sono orgoglioso di aver capito sin dal primo istante - e di averlo capito quando ad essere dalla mia parte era proprio quella sinistra che poi si sarebbe rapidamente convertita alla narrazione - che era tutta una montatura, un grande inganno.
Quella di cui vergognarmi è la convinzione che quell'orrendo periodo potesse far nascere un dissenso davvero risvegliato, informato, pronto a tutto. E' bastato allentare le briglie e abbiamo ricominciato a dividerci sulle scemenze: sugli orsi, su guerre che non ci riguardano, sulla politichina italiana, sulle pesche della Esselunga, sui deliri LGBTQ+CODICIFISCALI.
Questi due anni hanno dimostrato, in pieno, tutti i miei pregi e i miei limiti di osservatore: ossia, la mia capacità di vedere lontano ma la mia incapacità di vedere le cose vicine. Una sorta di presbiopia che, data l'incipiente età, sarebbe anche normale.