Ho passato un bruttissimo periodo della mia vita.
La via di uscita dal tunnel non è ancora visibile e forse non lo sarà ancora per un po', anche se la cosa che sta cambiando è che finalmente ne sto prendendo le misure. Ma è singolare come, proprio in questi momenti, si apprendano cose banali che forse non lo sono.
Tutto è transitorio a partire da quelle cose che crediamo essere stabili. Possiamo perdere tutto, da un momento all'altro, e ritrovarci a terra senza niente.
Il vero errore commesso da molte persone è cristallizzare il proprio presente. Fateci caso, molti inseguono la felicità come sgabello su cui riposare i piedi dopo un lungo cammino.
Invece tutto cambia, spesso nella maniera più imprevedibile. E la vera maturità è saper galleggiare in una tempesta nella quale spesso non ci ritroviamo su navi attrezzate ma su zattere piccole che si rompono al primo cavallone di quelli pesanti.
Così il vero segreto è saper tenersi a galla, saper individuare, mentre si è sommersi nell'acqua, quell'angolo di aria che ci permetta di respirare, preparandosi a finire di nuovo sott'acqua.
Per poi, quando ritorna la bonaccia, non rilassarsi e tenersi sempre pronti a guardare le nubi che, all'orizzonte, minacciano una nuova tempesta.
Sto reimparando a vivere.
La via di uscita dal tunnel non è ancora visibile e forse non lo sarà ancora per un po', anche se la cosa che sta cambiando è che finalmente ne sto prendendo le misure. Ma è singolare come, proprio in questi momenti, si apprendano cose banali che forse non lo sono.
Tutto è transitorio a partire da quelle cose che crediamo essere stabili. Possiamo perdere tutto, da un momento all'altro, e ritrovarci a terra senza niente.
Il vero errore commesso da molte persone è cristallizzare il proprio presente. Fateci caso, molti inseguono la felicità come sgabello su cui riposare i piedi dopo un lungo cammino.
Invece tutto cambia, spesso nella maniera più imprevedibile. E la vera maturità è saper galleggiare in una tempesta nella quale spesso non ci ritroviamo su navi attrezzate ma su zattere piccole che si rompono al primo cavallone di quelli pesanti.
Così il vero segreto è saper tenersi a galla, saper individuare, mentre si è sommersi nell'acqua, quell'angolo di aria che ci permetta di respirare, preparandosi a finire di nuovo sott'acqua.
Per poi, quando ritorna la bonaccia, non rilassarsi e tenersi sempre pronti a guardare le nubi che, all'orizzonte, minacciano una nuova tempesta.
Sto reimparando a vivere.