Il problema non è tanto che Facebook ripristini la libertà di parola perché quella non andava né censurata né limitata a prescindere.
La questione è ben più complessa.
Bisogna che Zuckerberg chiarisca - perché è questo e soltanto questo il punto - se agisce come piattaforma o come editore.
Se, in questi anni, ha agito come piattaforma, ha agito contro la legge. E dunque va punito.
E se ha agito come editore, non ha pagato chi gli ha regalato i propri contenuti. E dunque va punito.
In questi anni, chiunque abbia tentato, con i propri mezzi, di contribuire al dibattito pubblico, da posizioni critiche, non allineate, ha subito un abuso che, con ogni probabilità, ha ritardato quel cambio di classi dirigenti che l'Occidente, da troppo tempo, aspetta.
Troppo comodo cambiare bandiera ora che il vento cambia.
La questione è ben più complessa.
Bisogna che Zuckerberg chiarisca - perché è questo e soltanto questo il punto - se agisce come piattaforma o come editore.
Se, in questi anni, ha agito come piattaforma, ha agito contro la legge. E dunque va punito.
E se ha agito come editore, non ha pagato chi gli ha regalato i propri contenuti. E dunque va punito.
In questi anni, chiunque abbia tentato, con i propri mezzi, di contribuire al dibattito pubblico, da posizioni critiche, non allineate, ha subito un abuso che, con ogni probabilità, ha ritardato quel cambio di classi dirigenti che l'Occidente, da troppo tempo, aspetta.
Troppo comodo cambiare bandiera ora che il vento cambia.