Sto per dire delle cose impopolari ma necessarie. Il trumpismo rappresenta un'insidia pari se non superiore all'insidia rappresentata dai Dem, i quali almeno avevano il pregio di giocare a carte scoperte e di esibire schiettamente, in modo quasi maldestro, la propria malignità di fondo. Il fenomeno MAGA, col suo vittimismo e la sua demagogia attaccaticcia che riesce a rinsaldare le due sponde dell'Atlantico, è insidioso perché porta avanti la medesima Agenda con la A maiuscola (strangolamento energetico, aumento delle spese belliche), e lo fa in maniera scaltra confondendo le acque e occultando gli effettivi rapporti di forza: nel linguaggio distopico adoperato dai megafoni del trumpismo, la strombazzata “fine della globalizzazione” e il revival protezionistico celano l'intento di staccare l'Europa dal mercato cinese; madrepatria e colonia, nel linguaggio di cui sopra, diventano “alleati”. È insidioso perché si avvale della complicità - diretta o indiretta - della parte più illustre e autorevole del cosiddetto Antisistema. È insidioso perché mira a spezzare il precario equilibrio eurasiatico blandendone il ventre molle, ovvero la Russia giudaizzante di Vladimir Putin. È insidioso perché, se necessario, muovendo le innumerevoli pedine geopolitiche (sempre avide di avanzi e avventurismi bellici di corto respiro) e leve finanziarie di cui dispone, non si farà scrupolo di scatenare l'ennesimo conflitto devastante in territorio europeo. L'insidia trumpiana agisce per il PROPRIO interesse, su questo non ci piove, ma il suo interesse non è il MIO e non è il NOSTRO. Per il sottoscritto il nemico da sconfiggere è il Nordamerica, non la Cina. E niente o nessuno gli farà cambiare idea.
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Sto per dire delle cose impopolari ma necessarie. Il trumpismo rappresenta un'insidia pari se non superiore all'insidia rappresentata dai Dem, i quali almeno avevano il pregio di giocare a carte scoperte e di esibire schiettamente, in modo quasi maldestro, la propria malignità di fondo. Il fenomeno MAGA, col suo vittimismo e la sua demagogia attaccaticcia che riesce a rinsaldare le due sponde dell'Atlantico, è insidioso perché porta avanti la medesima Agenda con la A maiuscola (strangolamento energetico, aumento delle spese belliche), e lo fa in maniera scaltra confondendo le acque e occultando gli effettivi rapporti di forza: nel linguaggio distopico adoperato dai megafoni del trumpismo, la strombazzata “fine della globalizzazione” e il revival protezionistico celano l'intento di staccare l'Europa dal mercato cinese; madrepatria e colonia, nel linguaggio di cui sopra, diventano “alleati”. È insidioso perché si avvale della complicità - diretta o indiretta - della parte più illustre e autorevole del cosiddetto Antisistema. È insidioso perché mira a spezzare il precario equilibrio eurasiatico blandendone il ventre molle, ovvero la Russia giudaizzante di Vladimir Putin. È insidioso perché, se necessario, muovendo le innumerevoli pedine geopolitiche (sempre avide di avanzi e avventurismi bellici di corto respiro) e leve finanziarie di cui dispone, non si farà scrupolo di scatenare l'ennesimo conflitto devastante in territorio europeo. L'insidia trumpiana agisce per il PROPRIO interesse, su questo non ci piove, ma il suo interesse non è il MIO e non è il NOSTRO. Per il sottoscritto il nemico da sconfiggere è il Nordamerica, non la Cina. E niente o nessuno gli farà cambiare idea.
