La verità è che gli elettori e i simpatizzanti del centro-destra lo stanno prendendo dove non batte il sole dai vari Salvini, Meloni, Trump e da tutto il cucuzzaro sovranista. Per decenni l'occidentalismo trionfante ci ha ammorbato col buonsenso, coi sogni e le promesse di una esistenza prospera e la sistematica demonizzazione delle altre realtà. Oggi siamo alla resa dei conti: l'occidentalismo rivela il volto mostruoso di oligarchia plutocratica e inefficiente, di grigia macchina di morte, repressione, impoverimento e imbarbarimento. E qui arrivano i dolori per i suoi megafonini, i quali, sapendo di dover ingoiare bocconi amari, cercano di rinviare l'inevitabile abbuffata di cacca con trucchi ridicoli. Non sanno più dove sbattere la testa: oscillano tra trionfalismo e infantilismo da asilo Mariuccia (rosica, impazzisci ecc.), fuggono in avanti, si inventano sceneggiate vittimiste, si arrogano superiorità morali e alterità antropologiche inesistenti, che sono il fatale contrassegno di qualsiasi fallimento. E così sbarellano, tentano di confondere le acque, ripetono ogni cinque minuti, qualunque sia l'argomento, frasi come: “Gi hanno ringhiusy” (e perché ci siamo fatti rinchiudere?). E lo dico da non vaccinato e contrario ai confinamenti. Sono diventati i più assidui frequentatori del teatrino bipolarista, che tira a campare con colpi di scena sempre più inverosimili e la solidarietà generalizzata: solidarietà per il ministro, la Presidenta, la figlia e pure l'autista. Solidarietà un cazzo! Io non fraternizzo con chi sfrutta i mali dell'Italia, rinvia le soluzioni e anzi contribuisce ad aggravarli. C'è gente che muore e sta male a causa degli errori e del servilismo del governo dei vostri beniamini, e voi, ve la prendete con un fior di imbecille che trova sfogo e consolazione nell'invettiva? Che fine hanno fatto le chiacchiere sul free speech? Dovete ringraziare l'oppofinzione, le teste calde e i leoni da tastiera se i cittadini vi stanno ancora ad ascoltare e votare passando sopra i danni che state causando al paese. Gente come l'esagitato di Nola è la polizza vita della donna col marchio Aspen Institute: costringe le voci critiche a ripiegare sulla difensiva, a calarsi nel difficile terreno dell'emotività cialtrona tipica dei salotti televisivi, ad incassare accuse pretestuose di intelligenza col nemico. Accuse che provengono da chi porta avanti la peggiore agenda di sinistra! Un po' vi capisco e compiango, perché la disillusione è una brutta bestia: scoprire che i nostri rappresentanti e referenti non sono come pensavamo, è un colpo che abbatterebbe una quercia.