La moneta in immagine fu alla base di uno degli errori politici grossolani di Giustiniano II.
Un accordo di pace Impero Romano d'Oriente e Arabi prevedeva un tributo annuale da parte araba in monete bizantine.
Dopo una parte iniziale di conflitti nei Balcani, Giustiniano II convinto dai successi militari nel 692 ruppe la pace con gli Arabi e li attacco, come pretesto utilizzò le nuove monete bizantine.
Queste avevano da un lato Cristo, dall'altro l'Imperatore (e non più sui due lati l'Imperatore); gli Arabi nel tributo decisero di usare il vecchio conio e quindi di non inserire Cristo.
Inutili le insistenze del Sultano a mantenere la pace, Giustiniano II volle la guerra (deportando slavi e bulgari in Anatolia a combattere, anche di questo dovremmo ragionare quando parliamo di origini e identità) e perse.
Un accordo di pace Impero Romano d'Oriente e Arabi prevedeva un tributo annuale da parte araba in monete bizantine.
Dopo una parte iniziale di conflitti nei Balcani, Giustiniano II convinto dai successi militari nel 692 ruppe la pace con gli Arabi e li attacco, come pretesto utilizzò le nuove monete bizantine.
Queste avevano da un lato Cristo, dall'altro l'Imperatore (e non più sui due lati l'Imperatore); gli Arabi nel tributo decisero di usare il vecchio conio e quindi di non inserire Cristo.
Inutili le insistenze del Sultano a mantenere la pace, Giustiniano II volle la guerra (deportando slavi e bulgari in Anatolia a combattere, anche di questo dovremmo ragionare quando parliamo di origini e identità) e perse.