Salvini: il ministro Lollobrigida e POTUS hanno trovato l'accordo: da domani il menù di McDonald's Italia comprenderà polenta e osei. Polenta di grano saraceno (convertito al cattolicesimo) della Valtellina e tordi provenienti dall'Ohio. E voi amici?
La Grande Italia
Il forum dei patrioti italiani
Share this group
Quick Overview
- Category
- Example Category
- Language
- Italian
- Total members
- 537
- Total events
- 0
- Total discussions
- 0
- Total views
- 14K
- Total albums
- 0
Pubblicità
Pubblicità
-
- Tags
- alaska asia canna da zucchero cina colonialismo conflitto corea cuba europa fatto geopolitica giappone guerra guerra ispano-americana inglesi iran iraq liberale liberazione lotta marxista medio oriente mercato moda mondo nero oriente panama petrolio progresso repubblica rivoluzione russia scuola seconda guerra mondiale spagna spazio storia sud taiwan usa violenza vittoria washington 34+ Tags View less tags
Pubblicità
Pubblicità
Non sono pienamente d'accordo. L'Occidente non ha un diabete mal curato ma è un malato terminale; ciò che aggrava il suo già precario stato di salute è la presunzione, la spocchia, l'annullamento della spiritualità in nome di un materialismo esasperato, la totale visione di futuro poiché ciò che conta (in occidente) è il "qui e ora".
E si, l'occidentale risvegliato può e deve criticare L'Occidente, poiché nessuno lo conosce meglio di lui.
E si, l'occidentale risvegliato può e deve criticare L'Occidente, poiché nessuno lo conosce meglio di lui.
Il diabete mal curato è grave e mortale come un tumore.
Occidente sempre più tardosovietico: disastri ecologici (Ohio); leadership improbabili (Biden è un Cernenko ridanciano); pauperizzazione inarrestabile; crescente insofferenza nei confronti della Nato (versione glamour del patto di Varsavia); sostanziale isolamento internazionale (l'euramerica è diventata sinonimo di perniciosa balordaggine veterocoloniale, un dinosauro in abiti casual); oligarchie che sanno solo creare emergenze per vendere soluzioni farlocche (robe da imbonitori del far west); vertici capaci di qualsiasi nefandezza (e qui mi sa che hanno superato gli omologhi d'oltrecortina).
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
-
- Tags
- accuse bar bene buonsenso cervello conformismo crisi democrazia destra dialettica dibattito dissenso dissidenza educazione elezioni elezioni regionali fatto forza franco marino genio guerra guerra in ucraina insulti lombardia marino nato nazionale non vaccinati partiti politica preferenze propaganda regime regionali regole sangue settembre sinistra sistema stato strada tasse triste ucraina vaccinati vita voce votare 38+ Tags View less tags
Ho sempre votato, sempre.
Stavolta però oltre ad aver fatto mente locale sulla scandalosa quantità di appuntamenti elettorali da giugno ad oggi, ho ritenuto opportuno provare ad aderire al partito di maggioranza in Italia, anche perché i vari candidati, e relativi partiti in appoggio, non mi rappresentano in assoluto. Pensavo di sentirmi in colpa per non aver rispettato il mio diritto-dovere....invece provo un piacevole senso di leggerezza.
Stavolta però oltre ad aver fatto mente locale sulla scandalosa quantità di appuntamenti elettorali da giugno ad oggi, ho ritenuto opportuno provare ad aderire al partito di maggioranza in Italia, anche perché i vari candidati, e relativi partiti in appoggio, non mi rappresentano in assoluto. Pensavo di sentirmi in colpa per non aver rispettato il mio diritto-dovere....invece provo un piacevole senso di leggerezza.
Purtroppo per cambiare realmente l'andazzo il voto è uno strumento del tutto inutile. Non serve a nulla. Ci vorrebbe ben altro....peccato che a lottare per "quell'altro" non ci sia nessuno se non quattro leoni da tastiera e basta
Io ho sempre votato pur sapendo che il mio piccolo voto non avrebbe cambiato molto. Lo faccio per seguire le mie regole comportamentali fondamentali nella mia vita per sentirmi a posto: 1) non fare pensieri peccaminosi sui maschi nati dopo il 1.01.1972 (mio figlio é nato in quell'anno e mi sentirei in colpa), 2) non discutere di politica con chi non vota, 3) non discutere di nulla con chi non paga le tasse, 4) evitare chiunque paghi in nero i collaboratori, tutti i collaboratori. Ti seguo perché scrivi in modo eccellente ed esprimi i miei pensieri, ma questo supporto all'astensionismo non mi piace, non demonizzo non accuso. Basta poi non criticare, come fanno molti, chi governa.
Capisco che non ti piaccia, ma io sono tenuto a raccontare ciò che vedo, non ciò che le persone vorrebbero che io vedessi.
Abito in Lombardia e il rischio che, nonostante Fontana non avesse brillato, soprattutto in pandemia vera o presunta, facendosi calpestare da Speranza e soci, il malcontento ci mandasse in Regione i rottami del PD, c'era tutto. Per fortuna ha prevalso il trend del momento, nonostante il crollo dei votanti. La politica del meno peggio è tutto quello che ci possiamo permettere, e non è il menefreghismo, a portare idee nuove, riforme e servizi. La classe politica è questa, e non se ne andrà senza una improbabile rivoluzione non pacifica: chi mai potrebbe fare da capopolo? La Ferragni col suo pupazzo scarabocchiato? Alla gente interessa di più del grande fratello e dei sessualmente indecisi di Sanremo che delle sorti e del futuro del Paese. Come diceva Freak Antoni degli Skiantos: cosa pretendi da un paese dalla forma di una scarpa...?
Franco, La leggo con attenzione e spesso condivido il suo pensiero... però
ho sempre votato, nel bene e nel male, forse più male... da che avevo 18 anni... 😉
per il rispetto di un antico ricordo scolastico,
che non mi abbandonerà mai :
< 1913, Emily Davison, ippodromo di Epsom, un cavallo e... re Giorgio V...> 😔
ho sempre votato, nel bene e nel male, forse più male... da che avevo 18 anni... 😉
per il rispetto di un antico ricordo scolastico,
che non mi abbandonerà mai :
< 1913, Emily Davison, ippodromo di Epsom, un cavallo e... re Giorgio V...> 😔
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
-
- Tags
- arte bambini basta beatles bello ben borghesia calcio casa cesare cesare pavese critico debiti declino evoluzione famiglia fatto figlio fiorello forza francia franco marino freddie mercury generali gigi riva il potere infanzia italiano led zeppellin leggere lucio battisti lucio dalla mancini maradona marino media memoria mente mercato mike bongiorno mina molestie mondiali mondo morale musica nostalgia omero pasolini passione pippo baudo politicamente corretto potere procuratori propaganda queen ricordo rolling stones sanremo saviano scuola sereni sport stato storia stranieri successo tecnica terra video videogiochi whatsapp youtube 63+ Tags View less tags
"" l'energia di quella gioventù che a quarant'anni ormai suonati non c'è più."""Questo é il vostro problema che tu hai dichiarato nell'articolo, già a 20 o 30 anni si sentono vecchi, quindi creatività prossima allo 0. Credo sia dovuto al fatto che noi, prodotti postbellici siamo stati obbligati ad andare più lentamente. Bisognava avere 21 anni per andare a votare e non vedevi l'ora di immergerti nella politica. Andare a ballare era una negoziazione esasperante con i genitori. Il sesso...qualcosa di proibito e per questo eccitante e pauroso. La musica una novità continua ti faceva accaponare la pelle. Tu dici che il benessere spegne la creatività??? Ti sei chiesto perché?? EMOZIONI mancano i desideri che quando vengono soddisfatti, anche solo in parte, creano emozioni.
.
.
Per inciso, io mi sento ancora al massimo delle mie forze.
L'antinostalgismo è sciocco. Concordo. Guardare avanti non basta. Gli artefici del Rinascimento erano dei "nostalgici" che amavano studiare e idealizzare il passato.
Per quando mi riguarda invece la nostalgia è un pungolo positivo per affrontare l'incerto futuro che ci attende. A livello personale tanti di noi possono avere buone ragioni per non rimpiangere il passato, ma sul versante collettivo non vi è alcun dubbio che l'Umanità era decisamente migliore appena mezzo secolo fa. C'erano sogni ed obbiettivi (la pace ed il dialogo fra le nazioni, la colonizzazione della Luna e la Conquista dello Spazio) e c'era persino ancora spazio per la Fede in Dio. Poi all'improvviso "qualcuno" ha spento la luce ed ha deciso che si vivesse tutti all'insegna della più totale incertezza e indeterminazione. Dall'11 Settembre 2001 in poi "qualcuno" ha deciso di farci precipitare tutti in un abisso di paura e sospetto, e che dovessimo distogliere il nostro sguardo dal Cielo. Perché?
Pubblicità
Pubblicità
In generale hai pienamente ragione. Nel caso specifico, incide molto la cultura di sinistra. Come dimenticare le lacrime di Pertini ai funerali di Tito?
Un'Italia "sionista" (cioè ultrapatriottica) finirebbe nel mirino delle altre nazioni, in modo particolare dei nostri sedicenti alleati, Israele e comunità ebraica romana in testa. Una sorta di Iran cattolico posto al centro del Mediterraneo.
Da questo punto di vista non posso che darti ragione. Ma francamente non so se Israele e gli USA ci permetterebbero di usare il loro modello.
A Vicenza c'è la prima ed unica piazza dedicata a Norma Cossetto e proprio oggi 11.02 ho partecipato ad una manifestazione in suo ricordo. C'erano tanti giovani, 20/30 anni e mi ha fatto piacere perché significa che i giovani hanno bisogno della storia e di sentirsi italiani. Forse non c'è partecipazione nazionale perché la tragedia ha toccato la zona nordest: Friuli e in parte Veneto e lì é rimasta per anni.
Pubblicità
Pubblicità
-
- Tags
- afghanistan ambiente anni 90 armi australia basta ben capitale chiusure cia conflitto crimea danimarca de coubertin denaro donbass egitto fatto finlandia germania giappone governo guerra invasione iraq kabul kiev libia liceo lingua logica londra mare merito mondo morte mosca nato nazionale nero olimpiadi pace padroni paesi scandinavi parigi politica polonia popolo prima guerra mondiale propaganda protesta russi russia russofobia sanzioni serbia sicurezza spagna statue svezia svizzera ungheria usa vietnam vittoria 55+ Tags View less tags
Analisi impeccabile, io avrei riassunto con un più generico "facciamo schifo".
Ho tralasciato, nella foga dell'incazzatura, due punti molto significativi: Israele e le paralimpiadi. Aggiungo più tardi come poscritto.
M
La dimostrazione lampante che, quando elimini la centralità del Sacro all'interno dell'azione umana, apri la porta alla frammentazione.
Hai centrato uno dei punti principali. Per i greci i giochi erano qualcosa di sacro, per questo erano intoccabili e tutto doveva essere condotto in modo da non disturbarne lo svolgimento, pena l'essere considerato un sacrilego. I giochi moderni sono, esattamente come il tempo esige, del tutto laici, devono essere monetizzabili, quindi l'ossessione della performance e della vittoria (da cui i record a raffica e il doping), il medagliere per vedere chi ce l'ha più lungo, gli sponsor e gli investimenti miliardari, tutto lo svilisce e lo rende terra-terra, quindi anche strumento della politica e della propaganda. Quando in origine era uno dei mezzi dell'uomo per rapportarsi al cielo degli Dei.
Parafrasando il motto di de Coubertin: “L'importante non è governare bene, ma ripetere che la peggiore democrazia è sempre preferibile alla migliore dittatura.
Pubblicità
Media
-
- Caligorante
- 29 Views
-
- Caligorante
- 27 Views
-
- Caligorante
- 26 Views
-
- Caligorante
- 31 Views
-
- Caligorante
- 41 Views
Gruppi di Patrioti
-
Bisogna essere proprio tonti per sperare nel cancelliere Merz, un articolo dell'emporio BlackRock. Vero, Dezzani? Ma d'altronde tu sei un grande...
- Caligorante
- La Grande Italia
-
Non c'è niente da leggere. Il diritto internazionale è una farsa. Ciao, Maria Zokkolova.
- Caligorante
- La Grande Italia
-
"Riservisti militari, arriva il ddl della Lega per richiamare 10mila volontari in caso di crisi." Troppo tardi, frocioni. Servivano dieci anni fa...
- Caligorante
- La Grande Italia
-
Lo schema 1) Trump attacca perché vuole salvare Israele, prendere l'Iran o gettarlo nel caos in modo da creare seri grattacapi energetici alla...
- Caligorante
- La Grande Italia
-
Le scimmie sovranare impazzano sopra le macerie del loro onore. Vogliono disfare l'ennesima nazione islamica per lasciarla in balia degli...
- Caligorante
- La Grande Italia