Mina Vagante
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Sono cresciuta in una famiglia umile, quindi priva di pregiudizi riguardo la scelta della scuola superiore. Ho avuto delle insegnanti meravigliose alle elementari e alle medie, che vedevano in me la predisposizione alle lettere, per cui sono sempre stata incoraggiata verso il liceo Classico, che scelsi con convinzione, ma da cui mi ritirati da adolescente e che ripresi da adulta, diplomandomi a ventotto anni.

Mi è capitato di leggere, in questi mesi, un Briatore che sostiene che i figli dei falegnami (come me) debbano fare i falegnami; un Gerry Scotti che si diplomò al Classico nonostante fosse figlio di operai, alla cui madre gli insegnanti consigliarono di fargli frequentare un istituto professionale.

Quando ripresi gli studi, a quello stesso Classico che avevo lasciato da adolescente, ci fu un insegnante che mi chiese: "Come mai non hai scelto un professionale?"
Benedetta ingenuità! Come se fosse la condizione sociale a stabilire la tua predisposizione... Se avessi optato per Ragioneria, per esempio, mi sarei diplomata col minimo, perché di conti, numeri e qualsiasi diavoleria si faccia in quel ramo, non comprendo assolutamente nulla.

Nascere in una famiglia come la mia mi ha salvato da certi pregiudizi, per cui il liceo sarebbe per i "figli di" e non per chi davvero potrebbe sbocciare tra ciò che più ama studiare.
Poi, certo, la vita non è regolare, gli studi possono essere accantonati per un periodo e ripresi in un altro, ma il talento personale troverà sempre l'occasione per venire fuori.
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Lorella P. Lucas
Lorella P. Lucas
Esiste la strada del buon senso. Essere figli di operai non significa che per riscattarsi si debba studiare fino all'università (riscattarsi da cosa poi? ) , come non è dato per scontato che il figlio di un avvocato debba per forza fare l'avvocato. La predisposizione è quella da osservare in un ragazzo che sta crescendo. Fare il falegname o l'elettricista non ha nulla di vergognoso rispetto a chi fa il medico o l'ingegnere. Voglio ricordare una frase del grande Cartesio "il dottore non si deve inorgoglire del proprio sapere, perchè nella società per tutto ciò che non attiene alla sua disciplina egli dipende continuamente dalgi altri". E giusto per far capire meglio il messaggio, ho due lauree, ma sono nella completa disperazione perchè non trovo un falegname. Magari sapessi fareil falegname! Che bella società che si prospetta... Presto mangeremo la carta quando mancheranno gli agricoltori perchè il figlio di un operaio non può fare l'operaio.
Mina Vagante
Mina Vagante
Sì, c'è anche il problema opposto. La cosa migliore da fare sarebbe seguire le proprie inclinazioni, ma ci sono molti pregiudizi sui lavori manuali, senza contare che non vengono valorizzati come dovrebbero.
Lorella P. Lucas
Lorella P. Lucas
Infatti come ho scritto nel mio precedente commento valutare la "predisposizione" del soggetto, e togliere dalla mente malata di molti genitori (di qualsiasi condizione sociale) il fatto che fare un lavoro manuale sia privo di valore e anche poco produttivo. Smentito dai fatti tra l'altro. Oggi un idraulico, o qualsiasi altro artigiano, guadagnano molto più di un avvocato.
Mina Vagante
Mina Vagante
Dipende dalla zona. Io sono al sud e ti assicuro che il lavoro di falegname viene sottovalutato da molte persone. Nel nord Italia, invece, ti pagano bene.
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