Sono cresciuta in una famiglia umile, quindi priva di pregiudizi riguardo la scelta della scuola superiore. Ho avuto delle insegnanti meravigliose alle elementari e alle medie, che vedevano in me la predisposizione alle lettere, per cui sono sempre stata incoraggiata verso il liceo Classico, che scelsi con convinzione, ma da cui mi ritirati da adolescente e che ripresi da adulta, diplomandomi a ventotto anni.
Mi è capitato di leggere, in questi mesi, un Briatore che sostiene che i figli dei falegnami (come me) debbano fare i falegnami; un Gerry Scotti che si diplomò al Classico nonostante fosse figlio di operai, alla cui madre gli insegnanti consigliarono di fargli frequentare un istituto professionale.
Quando ripresi gli studi, a quello stesso Classico che avevo lasciato da adolescente, ci fu un insegnante che mi chiese: "Come mai non hai scelto un professionale?"
Benedetta ingenuità! Come se fosse la condizione sociale a stabilire la tua predisposizione... Se avessi optato per Ragioneria, per esempio, mi sarei diplomata col minimo, perché di conti, numeri e qualsiasi diavoleria si faccia in quel ramo, non comprendo assolutamente nulla.
Nascere in una famiglia come la mia mi ha salvato da certi pregiudizi, per cui il liceo sarebbe per i "figli di" e non per chi davvero potrebbe sbocciare tra ciò che più ama studiare.
Poi, certo, la vita non è regolare, gli studi possono essere accantonati per un periodo e ripresi in un altro, ma il talento personale troverà sempre l'occasione per venire fuori.
Mi è capitato di leggere, in questi mesi, un Briatore che sostiene che i figli dei falegnami (come me) debbano fare i falegnami; un Gerry Scotti che si diplomò al Classico nonostante fosse figlio di operai, alla cui madre gli insegnanti consigliarono di fargli frequentare un istituto professionale.
Quando ripresi gli studi, a quello stesso Classico che avevo lasciato da adolescente, ci fu un insegnante che mi chiese: "Come mai non hai scelto un professionale?"
Benedetta ingenuità! Come se fosse la condizione sociale a stabilire la tua predisposizione... Se avessi optato per Ragioneria, per esempio, mi sarei diplomata col minimo, perché di conti, numeri e qualsiasi diavoleria si faccia in quel ramo, non comprendo assolutamente nulla.
Nascere in una famiglia come la mia mi ha salvato da certi pregiudizi, per cui il liceo sarebbe per i "figli di" e non per chi davvero potrebbe sbocciare tra ciò che più ama studiare.
Poi, certo, la vita non è regolare, gli studi possono essere accantonati per un periodo e ripresi in un altro, ma il talento personale troverà sempre l'occasione per venire fuori.