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  1. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Il mio amico Hegel'

    Pensa, ho sempre paura di scrivere troppo, di semplificare troppo, di essere troppo pesante o troppo vago, o superfluo... messaggi come il tuo mi aiutano e sono un vero elisir. Grazie.
  2. Bellissima la mostra del cinema di Venezia con Arcangelo Beccafico immortalato accanto al Gran Visir di tutti i fri fri iberici.
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  3. Bellissima la mostra del cinema di Venezia con Arcangelo Beccafico immortalato accanto al Gran Visir di tutti i fri fri iberici.
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  4. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'La perversione di spiattellare la propria vita privata sui social (di Franco Marino)'

    Hai scritto davvero un bel pezzo sull'inautenticità in cui è stata risucchiata la vita privata di tutti in questi ultimi tempi. Mentre decenni fa solo attori, politici, papi e altri personaggi per forza di cose pubblici dovevano soffrire questo sdoppiamento, sino alla patologia, oggi sembra che...
  5. Il mio amico Hegel

    “Il Vero è il Tutto”
    G.W.F. Hegel, Fenomenologia dello Spirito


    Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), massimo esponente della corrente filosofica dell'idealismo tedesco, che per il pensiero dell'Ottocento ebbe un'influenza paragonabile a quella di Napoleone nella cultura popolare, non gode di buona fama, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, quando in opere a larga diffusione fu presentato come uno dei precursori del totalitarismo novecentesco, concetto...​
    Me lo sono stampato questo scritto perché voglio ancora godermelo come l'ho goduto quando l'ho letto. L'impatto con Hegel é stato per me illuminante ma non, come nel tuo caso, perché ha cambiato una visione materialistica (semplifico) ma perché ho scoperto che il mio concetto di esistenza...era...come dire...molto vicino alla sua percezione della realtà. E mi fermo qui perché sarebbe troppo lungo raccontare come, partendo da Hegel, sono arrivata al concetto di coscienza come fenomeno quantistico. (ma qui gioca molto la frequentazione di Federico Faggin, ex compagno di università di mio marito che mi influenza molto). Non ricordo più da quanto tempo non leggevo un excursus sulla filosofia del XIX secolo così chiaro e lieve e personale e per questo maggiormente comprensibile. Complimenti e....grazie.
     
    Pensa, ho sempre paura di scrivere troppo, di semplificare troppo, di essere troppo pesante o troppo vago, o superfluo... messaggi come il tuo mi aiutano e sono un vero elisir. Grazie.
     
    Fai parte di coloro che non si rendono conto di quanto sanno perché la conoscenza acquisita fa parte della loro coscienza. In questo scritto tu non esprimi opinioni ma percezioni emotive che rendono le parole ininfluenti (scrivere troppo, semplificare troppo, troppo pesante o vago.....)
     
  6. Comunque se la Russia non può o non vuole recitare un ruolo antiegemonico, è giusto e auspicabile che perda la guerra in Ucraina. In caso contrario i danni li pagheremo solo noi europei.
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  7. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Non hanno tutti i torti'

    Naturale. La gente è prigioniera della gabbia di propaganda in cui è cresciuta, romperla vorrebbe dire abbandonare tutta l'esistenza che vi hanno costruito dentro, per questo si teme a mettere in forse anche solo uno degli argomenti-chiave della disinformazione di regime: Russia, Islam, Covid...
  8. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Sangiuliano, triste metafora di noi uomini (di Franco Marino)'

    In genere dissento o divergo almeno per qualche punto dalle tue opinioni, ma qui devo dirmi d'accordo con te su tutta la linea. Sangiuliano è una vittima al 100%, si è fatto fare fesso come l'ultimo dei pirla italiani in vacanza a Budapest che viene truffato dalla prima bella figa che gli si...
  9. Tradotto: imbarchiamo negri e ciabattari come se non ci fosse un domani.
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  10. Mille volte meglio un innocuo scorreggione emulo di Franco Trentalance come Sangiuliano che un delinquente internazionale come Draghi.
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  11. draghireadoutsito750.jpg
    Il peggio deve ancora venire

    Mentre voi perdete tempo con le pochade del governo Pingitore-Vanzina, Draghi stila il piano per preparare l'Europa al confronto diretto con la Russia: “Con il ritorno della guerra nelle immediate vicinanze dell’UE, l’emergere di nuovi tipi di minacce ibride e un possibile spostamento dell’attenzione geografica e delle esigenze di difesa degli Stati Uniti, l’UE dovrà assumersi una crescente responsabilità per la propria difesa e...
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  12. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Non hanno tutti i torti'

    Il tuo post mi era sfuggito, strano perché in genere ormai ti vado a leggere a bella posta. Così abbiamo un'altra cosa in comune, vedo. Non solo la Russia,che ormai amo come una seconda Patria, ma anche l'Iran, per il quale sto sviluppando negli ultimi mesi un interesse sempre più forte. Nei...
  13. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Non hanno tutti i torti'

    Benedetto XVI è stato un grande pontefice, anche per la mente lucida e la solida cultura che ne sosteneva la dottrina. Anche per questo è stato ferocemente avversato e, dopo, occultato.
  14. Non hanno tutti i torti

    Non ho mai amato l'Islam, sia come religione che nella figura incarnata dai popoli ad esso convertiti. Sono uno di quelli che, leggendo di Storia, ha sempre tifato per i Crociati e considera la Gerusalemme che presero il 14 luglio 1099 come davvero “liberata”, liquidando come schifiltosi piagnoni quelli che lamentano il massacro degli occupanti mussulmani (come se a quel tempo non fosse la procedura usuale, anche a parti invertite). Non ho mai voluto visitare un paese mussulmano, né...​
    Benedetto XVI lo affermò esplicitamente nel 2006: «La vera minaccia per la loro identità (gli islamici) non la vedono nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utilità a supremo criterio morale».
     
    Forse hai letto questo post in risposta ad un articolo di Franco. Ne riporto una parte. Io come te ho nutrito per anni forte avversità per l'islam, fomentata anche da insegnamenti scolastici in istituti religiosi. Poi, ad inizio anni '90, ho accettato lavori in paesi islamici, per anni, mai avuto problemi anzi, ho trovato un rispetto che in Europa, tanto per fare un esempio, non sapevano cosa fosse (sono ing. meccanico/femmina). Rispetto per la professionalità intendo. In Iran poi, dopo un paio di viaggi, per poco non decidevo di andarci ad abitare, se non avessi avuto famiglia e, sopratutto, non potendo bere alcolici che per noi veneti sono linfa vitale.
    Avevo una collaboratrice, fumatrice come me (sì in Iran le donne fumano, guidano auto, si laureano in materie tecniche) che mi portava in una grande moschea che é innanzitutto un luogo di associazione prima che di preghiera. Dove le donne si incontrano, discutono dei loro problemi, leggono, trovano amiche. Non si abbracciano, non si baciano cosa che a me va benissimo visto che DETESTO baci ed abbracci. Si parlava poco di politica, molto di vita vissuta, moltissimo di esperienze e di lavoro, niente di moda, estetista, pettinatura, e, sopratutto, niente pettegolezzi, che io odio. Si parlava di sesso, di soddisfazione fisica che gli uomini davano e...suggerimenti come eventualmente compiacerli, senza limiti, senza pudori, senza problemi!!!! Insomma, discorsi da donne che per me, che lavoravo quasi sempre tra i maschi, erano belli, gradevoli "femminili". Il loro senso religioso é diverso da quello cattolico, (che aborro), é ....non so come descriverlo...meno invadente, ecco, meno..."minaccioso'. Nessuna mi rimproverava per la mia agnosticità né ventilava inferni post-mortem come mi é successo qui in Italia, anzi cercavano di capire. Mi sono sempre coperta il capo con l'hijab, veli colorati, leggeri, che mi davano un certo 'tono" e d'estate con camicie lunghe colorate (basta che coprano le chiappe) a mezze maniche.
    L'hijab non é obbligatorio in auto e camminando spesso "scivola" sul collo diventando sciarpetta, elegante. Ovviamente alla TV mostrano solo quelle vestite di nero con chador neri. Tornando in Italia vedevo pantaloncini corti su culi cicciosi e canottiere copri seni debordanti se era estate.
    Dimostrazioni di gente fatte non per ottenere miglioramenti di vita ma per promuovere atteggiamenti osceni ed iconoclastici.
    Certo, malumori ce n'erano come ovunque come sempre. Cose che non vanno bene ci sono come ovunque. Ma quando vedevo i cambiasoldi per strada, lasciare pacchi di denaro sui gradini e andarsi a bere un té...io derubata non so quante volte, che vivo in una casa isolata e vedo il sole "a strisce" attraverso le inferriate alle finestre dato che i ladri sono entrati più volte mi chiedo quanto questa tanto reclamizzata nostra libertà mi sia costata, a cominciare dalla casa. In Russia fu la stessa cosa, rispetto, educazione, difesa di valori tradizionali, moderazione nelle espressioni e nei rapporti umani e, in più, un amor patrio ed una cultura che avevamo anche noi, ma ora é solo un vago ricordo. 34 anni fa pensai che stavo assistendo al declino dell'Occidente perché, come hai detto tu, 'loro' rimangono determinatamente se stessi.
     
    Il tuo post mi era sfuggito, strano perché in genere ormai ti vado a leggere a bella posta. Così abbiamo un'altra cosa in comune, vedo. Non solo la Russia,che ormai amo come una seconda Patria, ma anche l'Iran, per il quale sto sviluppando negli ultimi mesi un interesse sempre più forte. Nei giorni scorsi mi son letto le pagine di Wikitravel e Wikivoyage su questo paese sognando di andarci (sogno che rimarrà per un bel po' insoddisfatto, visto il mio attuale lavoro - ho un'azienda agricola e allontanarsi per sole due settimane a Mosca in Luglio è stata una piccola tragedia). Ascolto della musica tradizionale della regione iranica, e sto approcciando sempre più da vicino il persiano/farsi, cosa che prelude ad uno studio più approfondito. La settimana scorsa vidi il film "Argo" di Ben Affleck, sulla crisi degli ostaggi del 1980, ovviamente tutti gli iraniani sono brutti, sporchi e cattivi (e con barba ispida e baffoni), ma si parlava farsi e mi ha stimolato ad approfondire la cosa, portandomi a scrivere questo articolo. Sì, anche io sono stato esposto ad influenze anti-islamiche, ma sono uno curioso, che legge, e alla fine non si riesce a rendermi ostaggio di una sola versione. Ti invidio per il tuo soggiorno in Iran, è uno dei Paesi islamici secondo me più interessanti come storia, lingua e cultura. La storia del velo fa ridere, persino in Arabia Saudita le attiviste lo mettono in basso nella lista delle priorità e ci danno dei "fissati" perché non parliamo d'altro. In Iran è davvero minimo e se fosse quella la violazione più grave dovremmo adottare il loro codice penale su due piedi. Grazie per il commento.
     
    Grazie a te per averlo provocato. Certe esperienze non riesco a raccontarle perché o non interessano o non mi credono.
     
    Naturale. La gente è prigioniera della gabbia di propaganda in cui è cresciuta, romperla vorrebbe dire abbandonare tutta l'esistenza che vi hanno costruito dentro, per questo si teme a mettere in forse anche solo uno degli argomenti-chiave della disinformazione di regime: Russia, Islam, Covid, clima, immigrazione, lgbt, tutto deve essere mandato giù acriticamente, pena il venir emarginati come "complottisti" e ritrovarsi soli. Il costo della libertà, che sempre meno persone sono disposte a pagare. Altro che "pensiero critico"...
    P.S: hai letto il mio articolo per il ritorno sulla pagina? Tutto dedicato alla Russia. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere leggere certe cose.
     
  15. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Alle radici dello spleen prussiano'

    Un ottimo articolo, fra l'altro pienamente informativo: io di Herrhausen e Rohwedder non sapevo niente, anche complice l'attuale sistema di disinformazione di regime che fa ben attenzione a non raccontare assolutamente niente di rilevante.
  16. L'ennesimo partito ginecocratico, progressistoide, filosionista (ma si accettano anche denari dai sauditi) e filoamericano? Non compro niente, grazie.
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  17. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Perché l'Unione Europea proprio non vuole capire? (di Franco Marino)'

    Comunque è sempre così. Sono programmati e non cambieranno mai la cantilena. L'abbiamo visto in Gran Bretagna: un sudanese accoltella e uccide tre bambini, la gente si incazza, e tutti i media, BBC in testa, giù duro: "È colpa dei razzistih che diffondono le fakeh newsh". Non c'è soluzione pacifica.
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