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Caligorante

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Questa volta parliamo di cinema Di recente ho visionato un film di Silvano Agosti, intitolato N.P. Il segreto. La storia, abbastanza lineare, è di una profeticità impressionante, al pari di certe predizioni contenute nella celeberrima serie animata The Simpson. L'opera, realizzata nel 1971, risulta forse penalizzata da una messa in scena volutamente dimessa e poco spettacolare, malgrado il cast quasi internazionale. Eppure il messaggio sprigiona un'attualità imprevista e dirompente, oggi più di ieri. La trama. Un ingegnere a capo di un potente gruppo industriale inventa il cosiddetto metodo “farfalla”, una procedura che consente di trasformare i rifiuti in cibo. Il governo, la concorrenza e i soci (compresa la moglie), temendo di perdere le redini della società, gli scippano l'invenzione e lo sottopongono a sfibranti sedute di elettroshock per privarlo della memoria. Le autorità possono così avviare l'automazione del sistema produttivo e dell'intera società: un super sussidio garantisce ai disoccupati un reddito mensile doppio rispetto al vecchio salario; inoltre viene introdotta la vaccinazione contro la fecondità. L'ingegnere fugge e trova ricetto dai coniugi Franco e Maria Leali, operaio e casalinga. Intanto la radio annuncia la dipartita del novello Prometeo, scomparso in un incidente aereo (eh sì), mentre le autorità ne onorano la memoria in maniera tartufesca. L'ingegnere, recuperata parzialmente la memoria, rivela i suoi segreti alla coppia. Maria, intuita la malaparata, prova a scuotere le greggi in fila per riscuotere il super sussidio: ci ammazzeranno tutti, grida la donna. Infatti il sofisticato e avveniristico bankomat nasconde un mattatoio che smaterializza le masse umane, ormai divenute inutili, immondizia da smaltire-riciclare-riconvertire. Pressoché tutti appoggiano acriticamente la svolta tecnocratica, dai sindacati che ne magnificano la carica “progressiva” ai media che, in sottofondo, annunciano una nuova insidia da debellare: la scoperta di un virus mortale in Amazzonia. Direi che ogni commento è superfluo. Originally posted in:
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«Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io;
e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio.»
(Rut 1:16)

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"Vedesti", disse, "quell'antica strega

che sola sovr'a noi ormai si piagne;

vedesti come l'uom da lei si slega.

Bastiti, e batti a terra le calcagne;

li occhi rivolgi al logoro che gira

lo rege etterno con le ruote magne".

Purgatorio, canto XIX, vv. 58-63

Siamo alla fine del girone degli accidiosi e Dante fa un sogno: una femmina "balba (balbuziente)", cieca, storpia a mani e piedi e dal colorito smorto. Ma l'essere umano non la vede nel suo reale aspetto, bensì attraverso il filtro del suo richiamo seduttivo. Questa femmina, infatti, è un'allegoria dell'incontinenza verso i piaceri terreni, in particolare l'avarizia, la lussuria e la gola, puniti nei gironi successivi. È quindi, questo, un sogno che anticipa quello che Dante dovrà incontrare nel suo viaggio.

Al suo risveglio, Virgilio nota che la sua mente è ancora occupata dal ricordo del sogno e lo incita a passare oltre attraverso i versi che ho scelto di riportare.

Virgilio è sbrigativo e lo esorta a non perdere tempo a rimuginare sul peccato, ma di andare avanti e guardare alle cose celesti.

Troppo spesso, di fronte alle miserie che ci abitano, ci crogioliamo nel nostro non essere degni di accostarci ai santi, troppo spesso ci giudichiamo "troppo peccatori" e questo giudizio implacabile si pone come un ostacolo al cammino verso Dio.

Ma, una volta preso atto di non essere immacolati e perfetti secondo la nostra idea di perfezione, dobbiamo avere il coraggio di presentarci a Dio così come siamo: pieni di difetti, manchevoli, fallibili.

I nostri genitori non ci amano forse nonostante i nostri errori? E come potrebbe Dio non farlo, se sinceramente ci volgiamo a Lui con tutto il carico di vergogna, ma anche di devozione, che portiamo addosso?

Ma a Lui dobbiamo guardare, non a noi stessi, perché dalle tenebre si esce grazie alla luce, e la luce che possiamo trovare in noi non è altro che luce divina.

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Il (lo) (s)governo della tizia della Garbatella sta per compiere l'ulteriore tradimento verso gli italiani... Eh già su richiesta del "ce lo chiede l'europa" sembra che abbiano intenzione di avviare la riforma delgi estimi catastali che andrà ad incidere pesantemente sul valore degli immobili.
La novità di questo provvedimento è che sarà il fisco a determinare quali saranno i metri quadri non tassabile e quali sì anche nelle prime case.
In sostanza vogliono decidere loro quanti metri di spazio ognuno avrà a disposizione.
Mi auguro che tutta la stampa libera insorga e che insorgano anche i comuni cittadini.
Questo governo di diverso dai precedenti non ha nulla , salvo la faccia tosta di alcuni soggetti, a partire da Meloni e Giorgetti.
Tutto il mio disprezzo.
p.s. per i sapientoni: certi errori sono creati di proposito, esempio europa in minuscolo.
Salmi, 138

1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
2 tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
3 mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
4 la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
5 Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
6 Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.
7 Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
8 Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
9 Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
10 anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
11 Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
12 nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
13 Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
15 Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
17 Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
18 se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.
19 Se Dio sopprimesse i peccatori!
Allontanatevi da me, uomini sanguinari.
20 Essi parlano contro di te con inganno:
contro di te insorgono con frode.
21 Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano
e non detesto i tuoi nemici?
22 Li detesto con odio implacabile
come se fossero miei nemici.
23 Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri:
24 vedi se percorro una via di menzogna
e guidami sulla via della vita.

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Gruppi di Patrioti

  • C'è solo un Capitone.
  • L'Italia sta diventando un protettorato israeliano.
  • Fratelli d'Italia è una costola della sinistra.
  • Pro-Palestina e pro-Israele, nulla da dire?
  • Perché nei film sulla Resistenza o sull'Olocausto gli ebrei sono tutti magri, intelligenti, posati, colti e ottimi giocatori di scacchi mentre...
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